Quali sono i paesi produttori ed esportatori?
Lo spaccio internazionale vede come principali aree geografiche esportatrici l’America Latina, il Nord Africa, Medioriente e Asia meridionale; in particolar modo negli ultimi anni, a cavallo con la pandemia questi traffici hanno acquisito maggiore rilevanza in Brasile, Ecuador e Colombia per la cocaina, mentre l’India e la Cina per quelle sintetiche.
I dati sul consumo e commercio di cocaina sono allarmanti, specialmente se si considera la crescita di consumatori nella fascia dei giovani, a cui segue una maggiore richiesta di purezza del prodotto. Le rotte più prolifiche in questo senso sono quelle che partono dalla Colombia e dall’Ecuador, almeno così testimoniano i grandi sequestri che vengono effettuati, non ultimo quello in Spagna, ad Algeciras, per una partita di cocaina di 9.5 tonnellate all’interno di container di banane.
Inoltre, il traffico di stupefacenti è condizionato molto anche dalla presenza dei cosiddetti “narco-stati”, paesi in cui l’economia dello stato e le istituzioni principali sono finanziate e guadagnano da questo commercio illecito, come la Colombia con Pablo Escobar negli anni Ottanta, oppure più recentemente la Guinea-Bissau o la Siria di Assad. Questo quadro geografico fa comprendere come la globalizzazione sia stato un acceleratore anche per la diffusione capillare di questi sistemi corrotti, molto spesso accomunati dalle difficoltà economiche o dalla fragilità delle istituzioni centrali.
Al contrario, dal 2022 è tenuto sotto osservazione l’Afghanistan dei talebani a seguito del divieto tassativo di produzione, consumo e commercio di oppio, da cui derivano la morfina e l’eroina, in quanto potrebbe avere importanti ricadute a livello locale e globale.
Quali sono le iniziative intraprese per limitare il traffico globale?
Per limitare la diffusione di tali sostanze si necessita, nella maggior parte dei casi, uno sforzo congiunto fra stati, specialmente per l’intercettazione delle rotte aeree (con particolare attenzione agli scali e ai portatori di ovuli), navali (alle navi container) e stradali. Un caso esemplare è l’accordo tra Colombia ed Europol che permette a questa di svolgere indagini e operare sul suolo colombiano senza troppe limitazioni.
Le politiche volte al contrasto degli stupefacenti sono al centro dei consessi internazionali, cercando di promuovere resolution che possano avere effetti concreti su queste attività illecite; tra queste va ricordato il forum dei ministri degli interni dei paesi dell’America Latina e Unione Europea avvenuta nel settembre 2023, conclusasi concordando un aumento netto delle risorse al PacCTO. Questo è un progetto di cooperazione internazionale in cui sono coinvolti l’Interpol e l’Ameripol, il primo organismo internazionale di polizia nelle Americhe, che sin da 2018 è finanziato dall’Unione Europea.
Allo stesso modo sembrano mancare iniziative materiali contro il commercio che proviene o quanto meno transita per il Medioriente e nord Africa. Se per la prima risulta complessa anche per i recenti avvenimenti, è importante ricordare che è uno dei produttori maggiori di captagon, una droga sintetica molto popolare in quell’area geografica, oltre a essere uno dei principali mezzi di finanziamento per i gruppi terroristici come l’ISIS venne utilizzato anche dai miliziani di Hamas. Mentre il nord Africa, specialmente il Marocco, risulta essere uno dei principali produttori ed esportatori di ashish e oli cannabinoidi, ma anche vettore del commercio di stupefacenti che passa per il Sahel.
Nuove droghe nuovi pericoli…
Rimanendo sul continente americano, nel corso di quest’anno si è potuto assistere alla diffusione del fentanyl specialmente negli ambienti che vivono maggiori disagi sociali ed economici delle grandi metropoli statunitensi. Questo farmaco ha fatto scattare una vera e propria emergenza internazionale, per cercare di arginare la sua diffusione, a causa dei suoi effetti collaterali, legati all’abuso e dipendenza, ma sembra molto complesso rintracciare la rotta precisa.
Il traffico di stupefacenti, di fatto, mostra un fenomeno di globalizzazione delle droghe, in cui è possibile tracciare una mappa in base alla provenienza e al tipo di sostanza, collegamenti assai difficili da arginare e limitare, considerando anche lo sviluppo di tecniche sempre più camaleontiche e sofisticate per portare avanti l’illecito business; non ultimo, per esempio, veicoli semisommergibili per non essere avvistati dalle motovedette.
Di Filippo Maria Chiarelli
Fonti:
articoli:
Sky tg24, giornata mondiale contro le droghe: https://tg24.sky.it/cronaca/2024/06/26/giornata-contro-abuso-traffico-droga-traffico-dati-italia#:~:text=Come%20rivela%20ancora%20il%20report,ecstasy%E2%80%9D%20(20%20milioni)
Ansa, consumo di droghe nel mondo: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/stili_di_vita/2023/06/26/onu-nel-mondo-300-milioni-consumano-droga-e-500mila-ne-muoiono_9f94d685-b763-4842-bed4-d799faf1499b.html
Euronews, sequestro 9,5 tonnellate di cocaina nel porto di Algeciras:
Antimafiaduemila, la creazione dell’Ameripol: https://www.antimafiaduemila.com/home/rassegna-stampa-sp-2087084558/250-world-news/98001-ufficializzata-la-creazione-di-ameripol-la-polizia-internazionale-delle-americhe.html
Eu News, Vertice paesi UE e paesi AL per la lotta alla droga: https://www.eunews.it/2023/09/28/ue-clasi-lotta-droga-america-latina/
Riferimenti istituzionali:
PacCTO: https://www.eeas.europa.eu/node/42741_en
Report UNODC 2024: https://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/WDR_2024/WDR24_Key_findings_and_conclusions.pdf
Report EUDA 2024: https://www.euda.europa.eu/publications/european-drug-report/2024/drug-supply-production-and-precursors_en
Dipartimento politiche antidroga: https://www.politicheantidroga.gov.it/it/notizie-e-approfondimenti/dipendenze-le-droghe/cosa-sono/#:~:text=Le%20sostanze%20stupefacenti%2C%20comunemente%20note,generare%20dipendenza%20fisica%20o%20psicologica.
Dipartimento politiche antidroga EMCDDA: https://www.politicheantidroga.gov.it/it/notizie-e-approfondimenti/notizie/emcdda-pubblicato-il-rapporto-il-nesso-tra-i-mercati-della-droga-e-la-violenza-armata-nellunione-europea/