Il contesto
Daniela Cavallo, leader del consiglio di fabbrica dell’azienda (l’organo di controllo in cui siedono i rappresentanti dei lavoratori e ha il potere di bloccare le decisioni più importanti), ha annunciato ai dipendenti che il piano della dirigenza prevede la chiusura di almeno tre stabilimenti in Germania e il ridimensionamento dei restanti. Attualmente la Volkswagen impiega 120.000 dipendenti in Germania e gestisce 10 stabilimenti, ma Thomas Schafer, il massimo dirigente del marchio automobilistico, ha dichiarato che i costi sono ormai elevati. Infatti, egli ha aggiunto che gli stabilimenti non riescono ad essere abbastanza produttivi e i costi di fabbrica si aggirano dal 25% al 50% di quanto previsto: in poche parole, i singoli stabilimenti tedeschi sono due volte più costosi della concorrenza. Gunnar Kilian, responsabile delle risorse umane, ha dichiarato che in assenza di misure globali che permettano di recuperare competitività sono a rischio investimenti importanti in futuro. Tuttavia, Schafer ha dichiarato di voler puntare a un rendimento delle vendite pari al 6,5% entro il 2026 per poter finanziare gli investimenti necessari.
Thorsten Grogen, responsabile distrettuale del sindacato Ig Metall rappresentante della maggior parte della forza lavoro dell’azienda, ha intimato il consiglio di amministrazione della Volkswagen a proporre concetti validi per future trattative. A settembre l’azienda aveva già terminato un accordo che aveva impedito per tre decenni di licenziare i dipendenti. Inoltre, è la seconda volta, in poche settimane, che i lavoratori dello stabilimento ad Osnabrück hanno deciso di scioperare; secondo l’agenzia di stampa Reuters i contratti di lavoro stipulati in quello stabilimento permettono di scioperare prima di loro colleghi che saranno costretti a scioperare a partire da dicembre 2024. Lo stabilimento ad Osnabrück impiega circa 2.300 dipendenti e produce i modelli Cayman e Boxster di Porsche e la T-Roc Cabriolet di Volkswagen. Tuttavia, Porsche ha annunciato di voler costruire le prossime generazioni di Cayman e Boxster nel suo stabilimento di Stoccarda-Zuffenhausen, mentre Volkswagen sospenderà la produzione della T-Roc Cabriolet l’anno prossimo. Dunque, i dipendenti vivono in un clima di tensione e incertezza perché in questa città di 300.000 abitanti Volkswagen è uno dei datori di lavoro più importanti.
L’anno nero della Volkswagen e della Germania
Volkswagen vuole risparmiare fin da subito 4 miliardi di euro, come riportato dal quotidiano Handelsblatt che ha citato fonti interne all’azienda. Il piano è ridurre del 10% gli stipendi e bloccare gli aumenti salariali per i prossimi due anni. Inoltre, potrebbero essere limitati i bonus per i dirigenti e ridotti i benefici per i dipendenti collegati agli anniversari di lavoro. La crisi che ha colpito Volkswagen ha interessato l’intera industria automobilistica tedesca, infatti anche Porsche ha annunciato una revisione della sua rete di concessioni in Cina a causa del crollo della domanda. Il problema di Volkswagen, e non solo, è lo spostamento verso il mercato dell’elettrico dato che in Cina vengono vendute il 40% delle auto; tuttavia, i costruttori cinesi guidati dal produttore di auto cinese BYD hanno realizzato auto elettriche a prezzi più competitivi, grazie a costi di produzione inferiori. Il risultato è stato un effetto domino con crollo delle vendite in Cina e in Europa con conseguente allarme sui profitti: nel terzo trimestre del 2024 gli utili netti sono diminuiti del 64% rispetto allo stesso periodo del 2023, arrivando a 1.58 miliardi di euro. Alla fine di settembre l’azienda è stata costretta ad emettere il secondo profit warning, ossia l’avviso di revisione al ribasso delle stime sui profitti, a distanza di soli tre mesi.
Infine, come se non bastasse, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha deciso di licenziare Christian Lindler, liberale e ormai ex ministro delle Finanze, perché accusato di voler applicare riduzioni fiscali di miliardi di dollari per alcuni dei redditi più alti e voler fare tagli alle pensioni di tutti i pensionati. Scholz ha deciso di nominare Jörg Kukies, anch’egli come il cancelliere membro del partito socialdemocratico (SPD), come nuovo ministro delle Finanze, ma senza più l’appoggio dei liberali vi è il serio rischio che in primavera si voti in Germania. Il settore automobilistico tedesco soffre l’instabilità politica interna, quale futuro lo aspetta?
A cura di: Andrea Perrucci
Fonti
- Adnkronos: https://www.adnkronos.com/economia/volkswagen-chiusura-stabilimenti-tagli-posti-lavoro-news_3TQEkRdeUztZNZZLWEoPpd#google_vignette?refresh_ce
- Milano Finanza: https://www.milanofinanza.it/news/auto-in-crisi-volkswagen-cerca-di-risparmiare-4-miliardi-subito-ecco-come-202410280959526119?refresh_cens
- Handelsblatt: https://www.handelsblatt.com/unternehmen/industrie/volkswagen-osnabrueck-bangt-um-vw-werk-02/100083794.html
- Wired: https://www.wired.it/article/volkwagen-crisi-chiusura-fabbriche-licenziamenti/
- Internazionale: https://www.internazionale.it/notizie/alessandro-lubello/2024/11/02/crisi-economia-germania
- Formula Passion: https://www.formulapassion.it/auto/auto-news/volkswagen-crisi-sciopero-lavoratori-germania#google_vignette
- Rai News: https://www.rainews.it/articoli/2024/11/germania-cancelliere-scholz-silura-il-ministro-delle-finanze-lindner-a7c55212-561b-4f5e-b153-f527593a4fde.html
- Agenzia Giornalistica Italiana (AGI): https://www.agi.it/estero/news/2024-11-08/olaf-scholz-crisi-governo-elezioni-germania-ultima-28637939/
- Per l’immagine: foto di René Hesse da Pixabay (https://pixabay.com/it/photos/vw-volkswagen-automobile-auto-1665127/)