La Bussola per la competitività rappresenta una risposta della Commissione europea. È stata annunciata il 27 novembre 2024 dalla Presidente Ursula von der Leyen.
Tale atto è fondato sulle raccomandazioni formulate dall’ex presidente della Banca Centrale Europea, nonché ex presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi, nella relazione per il futuro della competitività europea (e ribadite nel suo discorso del 18 febbraio all’Europarlamento, durante la Seconda Settimana Parlamentare del 2025) ed ha il ruolo di orientare i lavori della Commissione per il mandato in corso su questo tema, molto delicato.
L’UE deve essere in condizioni per concorrente con i competitor continentali. Pertanto, si ritiene necessario che le politiche eurounitarie e nazionali affluiscano su obiettivi e sinergie comuni.
L’atto è articolato su tre pilastri: 1) “colmare il deficit di innovazione con i principali concorrenti dell’UE”; 2) “creare un nesso tra decarbonizzazione e competitività”; 3) “ridurre le dipendenze e aumentare la sicurezza”. Il tutto, per rispondere a due obiettivi comuni: 1) “agevolare e sveltire le attività commerciali”; 2) “garantire la prosperità dell’Europa”.
Un’Europa più innovativa
Riguardo l’innovazione, si rinviene la necessità di un atteggiamento più favorevole a questo tema, basandosi sull’eccellenza scientifica, al fine di ottenere maggiore offerta di nuovi prodotti sul mercato.
In particolare, la Commissione dovrà agire per: 1) avere più start-up con condizioni di espansione favorevoli; 2) incentivare lo sviluppo e l’utilizzo, a livello industriale, dell’Intelligenza Artificiale (Draghi, nel suo discorso, ha ricordato come quest’ultima stia compiendo passi ingenti, facendo presente come il livello di accuratezza nei ragionamenti scientifici sia pari al 90%); 3) semplificare ed armonizzare il quadro normativo dell’UE; 4) intervenire anche sul mercato del capitale di rischio, stimolando efficienza e qualità, anche con nuovi prodotti di finanziamento; 4) aumentare la spesa per la ricerca e lo sviluppo, e facilitare “la mobilità di talenti”; 5) creare, sviluppare infrastrutture nel settore di calcolo, di cloud, satellitare e di dati.
Soprattutto il settore delle tecnologie, dovrebbe portare l’Europa a rafforzare “la propria sovranità tecnologica e la propria competitività”.
Un’Europa che si decarbonizza e che punta al green
Rimane fermo l’impegno congiunto di tutti i membri dell’UE di rendere il Vecchio continente climaticamente neutro entro il 2050. Però, con la Bussola per la competitività, si introduce un obiettivo ulteriore rispetto a quanto sopra: integrare le politiche di decarbonizzazione con quelle industriali, economiche, commerciali e di concorrenza, ottenendo uno “stimolo potente alla crescita”. In che modo? Tra le iniziative, si rinviene un patto per l’energia pulita, e un atto legislativo volto anche a promuovere “nuovi modelli di business circolari”, oltre ad un piano d’azione per ottenere energia a prezzi accessibili, nonché una tabella di marcia volta alla graduale eliminazione delle importazioni di combustibili fossili dalla Russia.
Altresì, emergono interventi per l’ammodernamento e l’espansione delle reti elettriche dell’UE, modifiche alla normativa europea per il clima (in relazione al target di riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040), nonché un atto legislativo sull’economia circolare, una nuova disciplina degli aiuti di Stato e la revisione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere.
Un’Europa con meno dipendenze e più sicura
Tale pilastro interviene su due temi: 1) commercio; 2) difesa. Riguardo il primo, emerge la necessità che l’UE deve “disporre di catene di approvvigionamento diversificate, solide e resilienti”. In virtù di ciò, è intenzione della Commissione europea siglare e mettere in atto altri accordi commerciali (ad oggi l’UE ha in essere rapporti con 76 paesi), oltreché ottenere partenariati volti al commercio ed agli investimenti puliti, per “contribuire a garantire l’approvvigionamento di materie prime critiche, energia pulita, carburanti sostenibili per i trasporti e tecnologie pulite da tutto il mondo”. Il tutto, corredato dallo sviluppo di una piattaforma da utilizzare per l’acquisto in comune dei materiali grezzi critici, oltre ad una strategia sulla resilienza idrica, al Piano europeo di adattamento ai cambiamenti climatici. All’atto legislativo sui medicinali critici.
Riguardo il settore della difesa, emerge la necessità di una più ampia cooperazione tra gli Stati membri, optando ad un “ricorso crescente agli appalti congiunti nonché alla ricerca e allo sviluppo congiunti, come pure tramite la messa in comune delle risorse”.
Come agirà l’Unione Europea per garantire la competitività del Vecchio Continente in tutti gli ambiti?
Tali politiche anzidette si muoveranno su diverse direttrici.
Innanzitutto, quella della semplificazione, volta ad abbassare “gli oneri normativi e accelerare le procedure amministrative” (con un target di riduzione di quanto sopra, per le Piccole e Medie Imprese, di almeno il 35%). Inoltre, trova posto nei modus anche il completamento e l’espansione del mercato unico, con l’eliminazione degli ostacoli esistenti, per mettere in un piano di parità tutte le imprese nell’utilizzo dei vantaggi del mercato unico, soprattutto per le PMI e le start-up.
Sul piano dei finanziamenti, si rinviene una strategia futura della Commissione, volta ad un’Unione dei risparmi e degli investimenti. Così facendo, si andrebbe verso un coinvolgimento più efficiente degli investimenti privati, ed un utilizzo più oculato delle risorse pubbliche.
È prevista la presentazione di proposte per “approfondire l’integrazione dei mercati dei capitali dell’UE”, “contribuire a mobilitare capitali per progetti europei, “convogliare i risparmi verso l’economia” e “creare capacità di finanziamento supplementari per le banche promuovendo il mercato delle cartolarizzazioni”. Il tutto, corredato anche ad una proposta della Commissione per la ristrutturazione del quadro finanziario pluriennale periodo 2028-2034, al fine di una maggiore competitività dell’UE. Con un fondo per la competitività si otterrebbe, inoltre, “una capacità di investimento strategica che contribuirebbe a mobiliare l’investimento privato e a ridurne i rischi”.
Da non dimenticare che quattro PMI europee su cinque evidenziano complessità nell’individuare lavoratori con giuste competenze. La Commissione vuole rispondere a questa problematica creando, con piani ed iniziative, l’Unione delle competenze, prevedendo, inoltre, una tabella di marcia per posti di lavoro di qualità, rimuovendo i vari ostacoli all’accesso al mercato del lavoro, soprattutto per le categorie deboli.
Infine, emerge che la Commissione proporrà “un nuovo strumento di coordinamento per la competitività”, al fine di ottenere un migliore allineamento degli interessi strategici comuni a livello nazionale ed unionale.
Tale strumento sarebbe da ausilio, per l’UE e gli Stati membri, nell’intervento “sulle priorità comuni in materia di competitività in determinati settori fondamentali” e nella cooperazione su “progetti di comune interesse europeo”.
Come si procederà
La Commissione esporrà quanto sopra, espresso dalla Bussola per la competitività, come proposte di nuovi atti legislativi. Su queste ultime, vi discuteranno i ministri competenti dei governi dei Paesi UE, componenti il Consiglio dell’Unione europea (co-legislatore, insieme al Parlamento europeo). A seguito, vi saranno i negoziati con il Parlamento europeo sulla forma definitiva di tali atti, per poi arrivare all’adozione.
A cura di: Antonio Natale
Fonti
- Consiglio dell’Unione europea: https://www.consilium.europa.eu/it/policies/competitiveness-compass/
- Scheda informativa della Commissione europea: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/api/files/attachment/880338/Factsheet%20-%20Competitiveness%20Compass_IT.pdf
- Commissione europea: https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/bussola-dellue-riconquistare-competitivita-e-garantire-prosperita-sostenibile-2025-01-29_it
- Per l’immagine: foto di StockSnap da Pixabay (link: https://pixabay.com/it/photos/rocce-soleggiato-giorno-allaperto-2565835/ )