Con radici in questo principio, le istituzioni dell’Unione Europea hanno avviato il progetto “BELC”, acronimo di “Building Europe with Local Councillors” (in italiano “Costruire l’Europa con i consiglieri locali”). L’obiettivo è quello di costruire una rete europea di rappresentanti eletti a livello locale in tutti gli Stati membri, allo scopo di far conoscere l’Europa sul territorio. Operando in stretta cooperazione, la Commissione Europea, il Comitato europeo delle regioni e il Parlamento Europeo condividono il proposito di coinvolgere i rappresentanti locali, nella comunicazione sui temi inerenti all’UE nei rispettivi territori.
Non è un segreto infatti, che tra gli storici problemi dell’Unione, si possa rinvenire una diffusa percezione di lontananza dai palazzi del potere, da parte dei suoi cittadini. D’altronde è un sentimento che ha sempre accomunato tutti i popoli del Mondo, che godono di sistemi politici strutturati. Se è vero che l’Europa non può essere esentata da colpe per la diffusione di questo sentimento, è anche vero che negli ultimi anni sta cercando di combattere il problema con grossi piani d’informazione e promozione.
Al contrario di alcune opinioni comunemente diffuse, i singoli cittadini degli Stati membri, ricoprono una posizione peculiare e rilevante, ricca di diritti e doveri, riconosciuta espressamente della celeberrima sentenza Van Gend & Loos, cardine indiscusso della giurisprudenza del sistema di riferimento. Detto ciò, sarà facile comprendere il perché l’UE ha pensato e messo in campo un progetto come il “BELC”, interamente dedicato agli enti locali e ai loro consiglieri. Questi infatti sono le istituzioni che si trovano a più stretto contatto con gli abitanti dell’area comunitaria, estremamente idonei alla propagazione diretta della politica dell’Unione Europea e delle informazioni a tal riguardo.
Il “Building Europe with Local Councillors” permetterà ai politici locali di collaborare e di diffondere informazioni su tutti quei temi legati all’Unione che riguardano i membri di ogni comunità locale. Contribuirà a potenziare il coinvolgimento dei cittadini ed a promuovere dibattiti su tematiche attinenti al futuro dell’Europa. Il fine ultimo è quello di sostenere la creazione di una vera e propria opinione pubblica di livello europeo.
La Commissione Europea, alla quale è affidata l’attuazione del programma, inviterà le autorità locali a candidarsi per prendere parte a questo partenariato, al fine di comunicare l’Europa attraverso i consiglieri locali. Farlo è molto semplice. Sarà sufficiente compilare un modulo di domanda firmato dal rappresentante dell’autorità locale ed allegare la dichiarazione del consigliere comunale che si intende nominare, firmata da quest’ultimo. (Il modulo è presente sul sito istituzionale “europa.eu” nella sezione dedicata).
Il bando sottolinea che saranno accolte con particolare favore le nomine di donne e di persone appartenenti a gruppi sottorappresentati.
Una volta entrato a far parte del BELC, ogni membro dovrà impegnarsi in un dibattito con gli elettori della propria comunità di riferimento e con i media locali sulle iniziative politiche generali e sulle misure portate avanti dall’UE; avrà poi l’opportunità di rapportarsi in maniera diretta con le istituzioni sovranazionali e con gli altri membri della rete, oltre che promuovere azioni e discussioni in materia di politiche comunitarie. Dovrà obbligarsi a presentare le politiche e le iniziative dell’UE in modo obiettivo, sulla base di informazioni accurate e attendibili.
Una volta comunicata l’accettazione al neo partner, la Commissione Europea spedirà all’ente locale una targa metallica di riconoscimento di detta alleanza strategica, a testimonianza del partenariato in corso. La Commissione fornirà al rappresentante designato eletto a livello locale del materiale di comunicazione, un aggiornamento regolare delle informazioni per coadiuvarli a coinvolgere i cittadini sulle questioni dell’Unione europea e in funzione delle risorse disponibili, accesso prioritario presso il Centro visitatori della Commissione europea a Bruxelles, di persona o in via telematica.
La durata del progetto non è ancora stata definita e potrà essere prolungata in base agli obiettivi che raggiungerà e alle potenzialità che svilupperà in corso d’opera, in ogni caso il termine minimo previsto è stato posto a due anni.
Il BELC si presenta come una grande possibilità per colmare il gap di vicinanza tra le istituzioni sovranazionali e le realtà al livello locale, non è un caso che sia stato lanciato in concomitanza con l’incombenza delle nuove elezioni parlamentari europee, previste nel giugno del 2024. Se tale opportunità sarà colta e sfruttata correttamente, potrebbe avere un’influenza sulle scelte dei rappresentanti parlamentari e quindi della direzione della politica dell’Unione Europea, da non sottovalutare.
A cura di Edoardo Giulio Rossi
Fonti: europa.eu
Foto: Jeyaratnam Caniceus da Pixabay