L’educazione museale è spesso considerata un complemento dei servizi offerti dai musei, un settore accessorio ed aggiuntivo che può migliorare l’esperienza del visitatore. Tuttavia è essenziale riconsiderare questa prospettiva e posizionare l’educazione museale come elemento centrale e imprescindibile all’interno delle politiche culturali di un museo e oltre.
In questo contesto, l’approccio alla didattica museale e gli apparati descrittivo-informativi assumono una rilevanza cruciale, poiché non solo mediano la collezione del museo per i pubblici – ovvero facilitano la comprensione delle opere esposte, ma fungono anche da catalizzatori per occasioni di riflessione, apprendimento significativo e sviluppo di conoscenze e competenze cruciali, anche in materia di cittadinanza.
L’educazione museale svolge un ruolo fondamentale nel plasmare la consapevolezza politica, anche per quanto riguarda l’Unione europea.
I musei, come custodi della cultura e della storia, hanno la responsabilità di promuovere la comprensione delle radici comuni europee e delle sfide attuali. Attraverso la didattica museale, i visitatori possono essere guidati ed accompagnati ad apprendere, crescere e trasformarsi, contribuendo così alla formazione di cittadini informati e attivi.
Un esempio esemplare di buone pratiche nell’ambito della didattica museale è il Museo Benaki di Arte Islamica ad Atene.
La sua politica e strategia di educazione e didattica rappresentano un modello di eccellenza. Il Museo ha sviluppato programmi educativi che vanno oltre la semplice esposizione delle opere, coinvolgendo attivamente il pubblico, trasformando la visita al museo in un’opportunità di apprendimento significativo. In particolare, la cura dedicata alla progettazione di materiali informativi e didattici riflette un impegno serio nel fornire contenuti accurati e accessibili.
Portando avanti politiche educative critiche e programmate, il Museo incoraggia la riflessione sugli oggetti esposti, quindi sui contesti e i significati e di conseguenza sulla società contemporanea.
Questa pratica esemplare dimostra come l’educazione museale possa essere una leva per affrontare le sfide culturali e politiche del nostro tempo.
Il Museo Benaki di Arte Islamica ad Atene si distingue per l’adozione di un approccio noto come “puro visibilismo” nella progettazione dei suoi allestimenti e delle didascalie.
Secondo questa prospettiva, l’apprendimento avviene attraverso l’interazione attiva con l’ambiente circostante. Nel contesto museale, ciò si traduce nella creazione di esposizioni che incoraggiano l’esplorazione e l’interazione diretta con gli oggetti esposti.
Le didascalie del museo, seguendo l’approccio del “puro visibilismo”, sono concepite per essere concise e chiare, ma, soprattutto, concentrate sull’analisi e la descrizione dei dati materiali e concreti dell’oggetto descritto. L’obiettivo è stimolare la curiosità dei visitatori, incoraggiandoli a esplorare ulteriormente e a costruire significato attraverso la propria esperienza. La teoria dell’apprendimento sottesa a questo approccio suggerisce che i visitatori apprendono meglio quando sono coinvolti attivamente nel processo.
Questa visione si traduce in allestimenti e didascalie che promuovono un apprendimento essenziale, immediato e accessibile, ma allo stesso tempo coinvolgente e significativo. Questa pratica non solo rispecchia le teorie dell’apprendimento, ma dimostra anche come l’innovazione nell’educazione museale possa arricchire notevolmente l’esperienza dei visitatori, trasformando la visita al museo in un’opportunità di apprendimento rilevante.
In conclusione, la visione proposta sottolinea l’importanza cruciale dell’educazione museale nel contesto delle politiche culturali. I musei devono essere considerati non solo come custodi di opere d’arte, ma come istituzioni vitali per la formazione di cittadini consapevoli e impegnati. La didattica museale, insieme agli sforzi per sviluppare apparati descrittivo-informativi accurati, può aprire le porte a un apprendimento significativo, contribuendo alla costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole, particolarmente rilevante in un contesto europeo.
Inoltre, la connessione tra l’educazione museale e le politiche di inclusione europee diventa evidente. Un pubblico informato e consapevole è fondamentale per la costruzione di una società sana, coesa, in salute, aperta e inclusiva.
La formazione, l’educazione e, più in generale, la cura dei pubblici museali può svolgere un ruolo cruciale nell’abbattere barriere culturali e promuovere la comprensione reciproca. In questo modo, l’investimento nelle attività educative dei musei non è solo un atto culturale, ma anche un passo significativo verso la realizzazione di obiettivi politici di inclusione e coesione europea.
Fonti
arte nell’Enciclopedia Treccani – Treccani – Treccani
Einfühlung nell’Enciclopedia Treccani – Treccani – Treccani
MUSEUM OF ISLAMIC ART – Benaki Museum
Orlando Elisa, Per un patrimonio culturale accessibile : nuove strategie di comunicazione e educazione museale, Città di Castello : Nuova Prhomos, 2014.
Baldriga Irene, Estetica della cittadinanza : per una nuova educazione civica, Firenze : Le Monnier università, 2020.