Il 23 agosto 2023 è morto Yevegnij Prigozhin, a causa dell’esplosione di un presunto ordigno all’interno del jet provato in cui volava. Insieme al capo e idolo dei mercenari della Wagner viaggiavano alcuni suoi stretti collaboratori, tra cui il braccio destro Dmitry Utkin, e lo staff dell’aeroplano. Le prime notizie giungono nell’incredulità generale, specialmente per i suoi soldati. Una delle prime conferme del suo decesso è arrivato proprio da un canale Telegram molto vicino alla compagnia militare, chiamato “Grey Zone”. La conferma ufficiale di Mosca è arrivata solo il 27 agosto con gli esami del dna effettuati sul cadavere.
Solo ora, possiamo dire che la morte dell’oligarca militare non è così sconvolgente, viste le conseguenze ai fatti del 23/24 giugno e al suo progressivo allontanamento da Mosca: prima una sorta di “soggiorno forzato” a Minsk dal Presidente Lukashenko e poi, fino a qualche giorno prima “dell’incidente”, era nel continente africano.
Putin, in un recente messaggio pubblico, per la morte del leader della Wagner, lo ha definito “un uomo cha ha commesso degli errori pesanti”, probabilmente era solo questione di tempo per Progozhin, per questo era stato definito come un “morto che cammina”.
Quali sono le origini del gruppo PMC Wagner e quale ruolo svolge nello scacchiere internazionale?
Il gruppo di mercenari nacque ufficialmente nel 2014, quando Prigozhin avviò questo progetto, che stando al nome è una private military company. Le prime azioni dei contractors si svolsero lo stesso anno, in un territorio che ancora oggi è oggetto di scontro, il Donbas.
Allo stesso modo va ricordato, però, che legalmente in Russia non si possono istituire PMC in quanto la difesa e la sicurezza della nazione sono materia esclusiva dello Stato, e probabilmente è questo uno dei motivi per il quale il Cremlino sino all’invasione dell’Ucraina ha negato ogni legame con i mercenari.
Infatti, in precedenza il Mosca ha negato più volte il coinvolgimento e il riconoscimento dei soldati della Wagner, anche se già ai tempi era innegabile. Già nel 2019 lo SBU, ovvero l’intelligence ucraina, pubblicò una lista di nomi e identificativi di passaporti con cui i soldati di Progozhin viaggiavano. Questi documenti sono stati rilasciati su richiesta del GUR, le forze speciali russe. Un’ulteriore prova di questa stretta collaborazione è la sede della compagnia di mercenari e il loro campo d’addestramento, situati nella base delle forze speciali russe, proprio quella da cui Utkin proveniva. Molti membri del GUR hanno combattuto per conto della Wagner in Donbass a partire dal 2014, quindi sin dall’inizio si è mostrato come un gruppo militare formato da esperti del settore.
Con il passare degli anni la PMC dell’oligarca militare ha affrontato molti teatri bellici differenti fra loro, così si possono contare numerose operazioni in Africa Occidentale, Subsahariana, Centrale e del Nord; anche in Siria. La Wagner ha svolto differenti ruoli in queste aree del globo, dall’addestramento truppe, caccia alle milizie terroriste, controllo e sicurezza delle risorse energetiche (come avviene in molti paesi africani e proprio grazie al pagamento con le materie prime si sono arricchiti molto).
In Ucraina ha avuto un ruolo di una certa rilevanza in determinate parti del conflitto, in quanto è stato uno degli attori chiave nell’occupazioni di specifiche aree, tanto da mettere più volte in imbarazzo gli alti gradi dell’esercito russo, una fra tutte l’assedio di Bakhmut. Infatti, la composizione delle truppe della milizia mercenaria si è allargata notevolmente da quando è cominciato il conflitto, tanto da lanciare una campagna di arruolamento anche fra i carcerati russi.
Così, Prigozhin e i suoi si sono macchiati di crimini e violenze brutali nel corso della guerra, tra cui il famoso massacro di Buca, in cui i militari russi hanno aperto deliberatamente il fuoco sui civili e hanno massacrato e seviziato la popolazione. La cittadina ha subito 33 giorni di occupazione e sono state uccise circa 1400 persone, costruito camere di tortura e scavato fosse comuni, da cui sono riemersi circa 175 corpi. Già l’8 aprile 2022 la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Layen, accompagnata da Borrell, si è recata sul luogo della strage dichiarando che: «abbiamo avuto il modo di vedere il volto crudele dell’esercito di Putin».
Il gruppo della Wagner è noto sin dalle prime azioni militari per la sua violenza e per l’immagine che si è costruita intorno a questa a questa private military company. La compagnia così ha sviluppato una propria iconografia della violenza e crudeltà verso i nemici, e probabilmente il simbolo più noto a tutti e quello della mazza da cantiere, l’attrezzo con cui spaccavano le teste dei loro prigionieri. La mazza è finita su tutti i giornali quando venne mostrato un video in cui si diceva che una di queste – ancora insanguinata e posta in una custodia da violino – era destinate agli europarlamentari, minaccia chiara ribadita anche dallo stesso leader del gruppo.
La Wagner un pericolo interno ed esterno:
Sicuramente, i soldati dell’ormai deceduto leader della Wagner sono in primis un pericolo per le nazioni in cui svolgono le loro attività, poiché hanno un certo modus operandi e sicuramente non si fanno problemi o domande nel servire un determinato establishment. I mercenari, infatti, molto spesso servono a sostenere un governo o delle milizie nazionali. In questo caso, di frequente svolgono azioni volte a destabilizzare l’ordine e creare caos all’interno della nazione in cui operano; e probabilmente il continente africano è quello in cui hanno avuto più fortuna. Recentemente, in alcuni stati africani, le persone sono scese a manifestare con bandiere russe e della Wagner, anche se non presenti sul territorio, e le manifestazioni in Niger sono un chiaro esempio.
Nello scacchiere africano un altro quadro problematico è rappresentato dalla Libia, poiché le truppe di Prigozhin sostengono in loco quelle del generale Haftar, in aperto contrasto con Serraj, supportato dalla maggior parte della comunità internazionale. Infatti, la Russia grazie alla Wagner riesce a esercitare hard e soft power (e quindi provare a espandere la propria aera d’influenza) sulle nazioni in cui sono presenti i “contractors”.
Allo stesso modo rappresentano un pericolo interno alla Russia e all’ordine di Putin, e ne abbiamo avuto conferma sia con il tentato golpe o marcia su Mosca, poiché Prigozhin rimane un simbolo di destabilizzazione e opposizione al potere di Putin. Per questo, i canali ufficiali del gruppo mercenario invitano a ragionare e a non tentare qualsiasi azione impulsiva. Infatti, tornando agli eventi del 23/24 giugno scorso si comprende come questa sia stata l’escalation di critiche sempre più forti fatte da Prigozhin e i suoi contro l’esercito russo. Tra i vari attacchi, si possono ricordare quelli a Shoigu, Ministro della Difesa russo, bollandolo come incapace, e a Gerasimov, capo dello Stato maggiore delle Forze armate russe; oppure le molteplici critiche fatte per il ritardo nella fornitura di rifornimenti alle sue truppe, fornitura di armi, e mancati supporti logistici.
L’azione compiuta dalla Wagner, mette chiaramente in imbarazzo il Cremlino e l’esercito russo, poiché riuscirono a occupare Rostov sul Don con poco più fi 5mila uomini, e poi organizzare una colonna di mezzi diretta verso Mosca. La marcia dell’ex chef di Putin terminò a soli 150km dalla capitale, grazie alla mediazione del Presidente bielorusso, Lukashenko, una mediazione piuttosto particolare e di cui si conoscono poco i dettagli, che però ha portato al trasferimento di Prhigozhin a Minsk. Il 29 giugno si ebbe l’inversione di marcia nelle dichiarazioni, infatti dopo un lungo dialogo con Prigozhin, Putin al termine dei lavori dichiarò pubblicamente che la Wagner non esiste, tornando sulla linea tenuta anni prima dell’invasione. Nonostante ciò, il gruppo di mercenari, trasferito momentaneamente in alcuni campi bielorussi, continuò le sue operazioni di disturbo, minacciando un possibile attacco alla Polonia, mettendo in pericolo direttamente anche i confini di una nazione dell’Unione.
Il colpo di mano, tentato da Prigozhin nel giugno scorso, ha messo in evidenza le fondamenta di argilla e le crepe dello Stato russo, visto che una delle personalità più vicino allo “Zar” lo ha messo in seria discussione (specialmente nelle piazze di Rostov). Inoltre, anche a seguito della morte del leader della Wagner è chiaro il messaggio che voglia dare lo Stato nei confronti di chi si vuole opporre o destabilizzare il potere. Infatti, anche il Sergej Surovikin è stato destituito dal comando delle forze aerospaziale per la sua chiara vicinanza a Prigozhin.
La Wagner, quindi, è un pericolo per la sicurezza internazionale, specialmente per come opera, l’Ucraina e la Siria (nazione in cui operavano anche gli antenati della Wagner, gli Slavonic corps) possono essere solo alcune delle molteplici prove della loro spregiudicatezza. La morte del loro leader e dei suoi collaboratori lascia chiaramente un vuoto difficile da colmare all’interno della Wagner, e il futuro stesso della compagnia poiché il Cremlino ha dichiarato che i mercenari devono giurare fedeltà alla nazione. Alcuni mercenari temono che la loro brigata possa essere inglobata nell’esercito, visto che in Africa, specialmente in Libia, sono già arrivati ufficiali dell’esercito russo.
Fonti:
Incidente aereo:
Rai News:
Open online:
https://www.open.online/2023/08/24/prigozhin-morto-che-futuro-wagner/
https://www.open.online/2023/08/25/cremlino-peskov-voci-putin-morte-prigozhin-smentita/
Il Gruppo Wagner:
Corriere della Sera:
Open online:
https://www.open.online/2023/08/24/prigozhin-morto-che-futuro-wagner/
https://www.open.online/2023/08/25/cremlino-peskov-voci-putin-morte-prigozhin-smentita/
https://www.open.online/2023/07/23/russia-lukashenko-putin-minaccia-polonia-wagner/
Analisi Difesa:
IARI
Massacro di Buca:
AGI: https://www.agi.it/estero/video/2023-03-31/anniversario-massacro-bucha-20766806/
Fonti internazionali:
BBC:
https://www.bbc.com/news/world-60947877
https://www.bbc.com/news/world-europe-66601452
Al Jazeera:
CNBC:
https://www.cnbc.com/2023/06/24/what-is-the-wagner-group-led-by-man-accused-of-mutiny-in-russia.html
Bellingcat:
Politico EU:
CSIS:
https://www.csis.org/blogs/post-soviet-post/band-brothers-wagner-group-and-russian-state