Con oltre 30 milioni di persone bisognose di aiuti umanitari nel 2025, di cui 16 milioni di bambini, il Sudan si trova di fronte a una catastrofe che minaccia la sopravvivenza stessa della sua popolazione. Il conflitto è nato da una lotta di potere tra le SAF e le RSF, trasformandosi rapidamente in una guerra che ha devastato il paese.
La violenza ha colpito principalmente le regioni del Darfur, Khartoum e Gezira, con bombardamenti indiscriminati, massacri di civili e l’uso sistematico della violenza sessuale come arma di guerra. Entrambe le fazioni hanno assediato città, distrutto infrastrutture essenziali e bloccato gli aiuti umanitari, aggravando la sofferenza della popolazione.
La crisi ha portato a una catastrofe senza precedenti: circa 1,3 milioni di bambini sotto i cinque anni vivono in aree colpite dalla carestia, mentre oltre 770.000 sono a rischio di malnutrizione acuta grave. Epidemie di colera, malaria e dengue minacciano milioni di persone a causa del fallimento delle infrastrutture sanitarie; 16,5 milioni di bambini sono fuori dalla scuola, mettendo a rischio un’intera generazione. Oltre 900 episodi di gravi violazioni contro i bambini sono stati registrati solo nella seconda metà del 2024, con l’80% di essi legati a uccisioni o mutilazioni. Più di 12,1 milioni di donne e ragazze, così come un numero crescente di uomini e ragazzi, sono a rischio di violenza sessuale. L’ONU, l’Unicef e organizzazioni come Medici Senza Frontiere (MSF) stanno cercando di fornire assistenza, ma gli sforzi sono ostacolati da problemi logistici, insicurezza e una crescente riduzione dei finanziamenti internazionali. L’Unicef ha stimato la necessità di almeno un miliardo di dollari per fornire aiuti nel 2025, ma i tagli agli aiuti esteri, inclusi quelli statunitensi, rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione. Nonostante le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per una cessazione delle ostilità, non sono state attuate misure concrete per garantire l’accesso umanitario e la protezione dei civili.
Le parti in conflitto continuano a ostacolare la distribuzione degli aiuti, mettendo a rischio milioni di vite umane. Le organizzazioni umanitarie devono affrontare enormi ostacoli per operare in Sudan: i permessi per la consegna degli aiuti sono difficili da ottenere e le strade spesso diventano inaccessibili a causa dei combattimenti. Più di 110 operatori umanitari sono stati uccisi, feriti, rapiti o risultano dispersi dall’inizio del conflitto. La riduzione degli aiuti internazionali limita gravemente la capacità di risposta delle ONG. La risposta internazionale alla crisi in Sudan è stata finora inadeguata. Nonostante l’adozione di risoluzioni, la comunità globale non è riuscita a far rispettare un cessate il fuoco né a garantire un accesso sicuro agli aiuti umanitari. Le nazioni più influenti, compresi gli Stati Uniti e l’Unione Europea, hanno ridotto i finanziamenti, indebolendo ulteriormente gli sforzi umanitari.
Il Sudan ha bisogno di un cambiamento radicale nelle strategie di intervento. È essenziale garantire un accesso umanitario senza restrizioni, attraverso pressioni diplomatiche e sanzioni mirate contro coloro che ostacolano gli aiuti, aumentare i finanziamenti internazionali, evitando che il Sudan diventi un’altra crisi dimenticata, rafforzare i meccanismi di responsabilità, perseguendo i responsabili delle atrocità commesse contro i civili, promuovere negoziati concreti per un cessate il fuoco duraturo, con la partecipazione di attori regionali e internazionali. In conclusione, la crisi in Sudan non è solo una tragedia umanitaria, ma un fallimento collettivo della comunità internazionale. Senza un intervento deciso e coordinato, milioni di vite resteranno intrappolate in un conflitto che potrebbe durare anni. È necessario un impegno globale più incisivo per proteggere i civili e garantire che il Sudan non sprofondi ulteriormente nel caos e nella disperazione.
A cura di Gaetano Modafferi
Bibliografia e sitografia:
Unchr: https://www.unhcr.org/it/cosa-facciamo/emergenze/sudan-catastrofe-umanitaria/ https://www.africarivista.it/sudan-la-piu-grave-crisi-umanitaria-del-mondo/257427/?srsltid=AfmBOoqiC_1K9b-XER1xs-2rGuuHj87RMUvckh5mOdhdp3mPHIqqi-ft
Intersos: https://www.intersos.org/600-giorni-di-guerra-e-sfollamenti-in-sudan/
Medici senza frontiere: https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/sudan-msf-al-consiglio-di-sicurezza-onu-e-una guerra-contro-le-persone/